Controllare il cibo è sempre importante se si soffre di qualche tipo di patologia. In questo caso, bisogna mangiare carne e pesce alla griglia, frutta, verdura ed evitare i latticini. Se ad esempio viene diagnosticata la sindrome da colon irritabile, la chiave per alleviare il disturbo è una dieta corretta e di conseguenza bisogna optare per una sana alimentazione. Sebbene non tutte le persone tollerino gli stessi alimenti e il regime debba essere personalizzato, ci sono tuttavia linee guida generiche che è possibile prendere in considerazione in presenza della suddetta patologia.
Cosa si intende per colon irritabile?
La sindrome dell'intestino irritabile o colon spastico è una malattia che provoca dolori addominali e alterazioni del transito intestinale, alternando periodi di stitichezza con diarrea. Le persone che ne soffrono possono sentirsi insicure nel continuare una vita normale dati i sintomi che possono avere. Controllare la dieta cioè il cibo che si consuma, è in tal senso di grande aiuto per evitare focolai, disagi e dolori, e per far sì che si possano svolgere le proprie attività quotidiane in modo più sereno. La dieta della persona con sindrome dell'intestino irritabile deve essere quindi personalizzata, seguendo delle linee guida generiche che di seguito ci apprestiamo ad evidenziare.
Moderare il consumo di fibre insolubili
Moderare il consumo di alcune fibre definite insolubili (cibi integrali) è importante nella dieta, per non contribuire ulteriormente a squilibri del transito intestinale in presenza della sindrome da colon irritabile. Promuovere il consumo di fibre solubili (sotto forma di gomme, pectine e mucillagini) è quindi il modo migliore per sentirsi meglio, e ciò può essere fatto con l'aiuto di alimenti come la gelatina di mele cotogne, anche se alcuni medici consigliano di assumere quotidianamente integratori alimentari di fibre presenti sia nelle farmacie che sui migliori store online preposti alla vendita. Inoltre bisogna evitare cibi ricchi di grassi, agrumi (soprattutto arance) e spinaci per ridurre e neutralizzare l'effetto lassativo prodotto dai sali biliari (bile) nel colon. Anche la riduzione del consumo di fruttosio (un tipo di zucchero semplice che si trova principalmente nella frutta) è opportuna in presenza del colon irritabile. Scegliere i frutti più poveri di zucchero e ricchi di pectina, come ad esempio le mele con la buccia è sicuramente una buona opzione da preferire a succhi o nettari.
Eliminare completamente alcuni alimenti
Un dolcificante come il sorbitolo, cibi piccanti, spezie, bevande gassate, caffè e tè sono alcuni degli alimenti da eliminare completamente in presenza della sindrome da colon irritabile. Bere almeno due litri di acqua al giorno è tra l’altro molto importante per garantire l'idratazione in caso di decomposizione o diarrea. Si consiglia inoltre di bere infusi leggeri come ad esempio quelli con fiori di tiglio in quanto non hanno alcun effetto lassativo. Un sufficiente apporto di liquidi aiuterà anche a combattere la stitichezza ossia l’altra condizione tipica della sindrome da colon irritabile.
Prestare attenzione a intolleranze personali
Anche rispettando tutte le linee guida di cui sopra, non bisogna dimenticare che in presenza della sindrome da colon irritabile è necessario controllare lo stress. Un aiuto naturale in tal senso può arrivare dall'assunzione di passiflora e valeriana. Il colon irritabile come altre malattie intestinali presenta tuttavia molte intolleranze personali causate dalla malattia stessa e che non devono essere confuse con le allergie alimentari. I cibi che più frequentemente provocano intolleranza sono gli agrumi, le cipolle, il cioccolato, le uova, il glutine (presente nella maggior parte dei cereali come frumento, orzo e segale), la caffeina (presente in caffè, tè e cioccolato) e l'alcol.