Come diventare consulente finanziario indipendente: guida per aspiranti professionisti

Per diventare dei consulenti finanziari indipendenti non è necessario seguire un percorso formativo specifico. Ma, è consigliabile conseguire una laurea in discipline economiche o finanziarie, che fornisca le basi teoriche per il conseguente apprendimento. Il passo successivo concerne studiare per affrontare l’esame OCF, l’Organismo di Vigilanza e Tenuta dell’Albo dei Consulenti Finanziari, obbligatorio per legge.

Superare questo esame è un requisito indispensabile per poter esercitare legalmente la professione. Con l’abilitazione ci si deve iscrivere all’albo dei consulenti finanziari così da legittimare la propria attività e incrementare di fatto la fiducia dei clienti. Non a caso, affidarsi a un consulente finanziario indipendente – per chi ne richiede il servizio – è una scelta intelligente per ottenere un supporto personalizzato e competente.

Poi, prima di lanciarsi in via definitiva nella carriera, urge acquisire un minimo di esperienza pratica attraverso collaborazioni o tirocini in ambito finanziario. Con questo passaggio si sviluppano delle competenze operative e relazionali che si riveleranno utili per la propria professionalità in via autonoma. Da soli, bisogna aggiornarsi in merito alle normative e alle tendenze di mercato, così da soddisfare appieno le esigenze della clientela.

Consulenti finanziari indipendenti: che figure professionali sono e quali sono i requisiti per diventarlo

Per capire l’importanza di affidarsi a un consulente finanziario indipendente è utile conoscere nel dettaglio quali competenze caratterizzano questa figura e come si colloca nel sistema finanziario italiano. I consulenti finanziari indipendenti si configurano come dei professionisti che offrono servizi di consulenza e pianificazione patrimoniale in un contesto di totale autonomia e imparzialità, distinguendosi in modo significativo dai promotori finanziari tradizionali, i quali operano in genere sotto l’egida di istituti bancari o presso delle società di intermediazione.

Sembra una banale differenza ma in realtà questa ricade sulla remunerazione (e qui tutti prestano massima attenzione!). Difatti, i consulenti indipendenti non ricevono commissioni per la vendita di prodotti finanziari, ma sono compensati dai clienti per i servizi forniti. In pratica, c’è una maggiore trasparenza e un’assenza di conflitti di interesse, a vantaggio della tutela degli investitori.

Chiunque desideri intraprendere la carriera deve rispettare dei requisiti di base, sottoscritti dalla normativa vigente, la quale stabilisce una serie di parametri minimi. Stiamo parlando di:

 

  • possedere un titolo di studio almeno di scuola secondaria superiore, anche se una laurea in ambito economico-finanziario è fortemente consigliata per affrontare al meglio la professione;
  • superare l’esame di abilitazione OCF, che verifica le competenze in materia finanziaria, normativa, fiscale e di pianificazione patrimoniale;
  • dimostrare onorabilità, ovvero non avere precedenti penali o situazioni personali che possano pregiudicare la fiducia da parte dei clienti;
  • garantire la propria indipendenza, evitando qualsiasi forma di retrocessione, incentivo o conflitto di interesse con banche, reti o intermediari;
  • sottoscrivere una polizza assicurativa di responsabilità civile professionale, a tutela del cliente per eventuali danni derivanti dall’attività di consulenza;
  • iscriversi alla sezione “consulenti finanziari autonomi” dell’Albo OCF (per persone fisiche) o alla sezione “società di consulenza finanziaria” (per società SCF), dimostrando il possesso dei requisiti richiesti;
  • nel caso di società (SCF), costituire un soggetto giuridico con oggetto sociale esclusivo, almeno un consulente abilitato e una struttura organizzativa idonea.

A conti fatti, stiamo parlando di un professionista che investe nella formazione e nell’aggiornamento continuo al fine di soddisfare le esigenze finanziarie e le richieste pratiche dei propri clienti.

Da studente a professionista: come si sviluppa la carriera

Il percorso per intraprendere la professione di consulente finanziario indipendente si sviluppa in un articolato iter formativo e professionale, che richiede una preparazione multidisciplinare e una continua acquisizione di competenze nel dominio della finanza, dell’economia e del diritto.

Le lauree in economia, finanza e giurisprudenza, costituiscono i pilastri su cui si edifica la competenza necessaria per operare in un contesto di dinamiche economiche complesse e normative in continua evoluzione. In aggiunta, i corsi di formazione specifici e di aggiornamenti periodici non devono essere sottovalutati, poiché forniscono le chiavi interpretative per comprendere i mercati finanziari, gli strumenti d’investimento e le regolamentazioni vigenti.

Nel processo di certificazione si interpone l’esame dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo (OCF), il quale funge da strumento di garanzia per la qualificazione dei professionisti nel settore. L’iscrizione all’Albo dei consulenti finanziari indipendenti, nella sezione riservata ai consulenti autonomi, richiede il superamento dell’esame che abbraccia tematiche rilevanti come la pianificazione finanziaria, l’analisi dei rischi, la gestione patrimoniale e la compliance normativa.

Per ottimizzare le probabilità di successo in questa prova, i candidati possono avvalersi di una varietà di risorse didattiche, tra cui manuali specialistici, simulazioni d’esame e corsi online strutturati, i quali sono finalizzati a fornire una preparazione esaustiva e mirata, capace di affrontare le sfide poste dalla valutazione OCF. In più, possono creare dei gruppi di studio per condividere l’esperienza (e il carico psicologico) con altri partecipanti.

Come strutturare la propria carriera: consigli utili degli esperti

Chi sceglie la professione sa che sta scegliendo un settore sempre più centrale nel contesto economico in continua evoluzione e quindi foriero di interessanti sviluppi. Pertanto, bisogna partire all’edificazione della propria carriera con il piede giusto.

La prima fase consiste nella scelta della sede operativa che può essere un ufficio fisico, ma anche uno spazio di coworking o addirittura un home office. Poi bisogna dotarsi degli strumenti digitali necessari. Piattaforme di gestione delle relazioni con i clienti (CRM), software di analisi finanziaria e strumenti di comunicazione online sono imprescindibili nell’ottimizzazione del lavoro quotidiano.

L’organizzazione dell’offerta consulenziale deve essere chiara e mirata. Vanno dunque definiti i servizi offerti, così da posizionarsi nel mercato. I primi canali per intercettare clienti includono il networking professionale, gli eventi di settore e una forte presenza sui social media. Partecipare a conferenze e seminari può anche ampliare la propria rete di contatti e attrarre potenziali clienti. Come per qualsiasi altra attività viene richiesta pianificazione strategica, proattività e l’uso efficace delle risorse disponibili.

di Carlo Mirandoli

Sono uno scrittore con un blog, il progetto di scrivere un libro e un appetito per tutte le cose creative.

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