Un incendio può essere prevenuto e gestito con un piano d’intervento accurato

Il fuoco è una della gradi conquiste dell’umanità, l’uomo è passato da un’esistenza poco consapevole fino a diventare padrone della sua vita, potendo programmare le sue attività quotidiane quando ha imparato a usarlo e gestirlo.

Il fuoco deve incutere ancora oggi paura e un incendio è un rischio concreto e quotidiano, sia nei gradi complessi urbani e anche nella vita domestica e quotidiana della nostre case, soprattutto se non rispettiamo le indicazioni suggerite dalle regole di prevenzione antincendio.

Come fare prevenzione antincendio

La parola d’ordine è decisamente la prevenzione del rischio che ha disciplinari chiari per le aziende e per gli enti.
Nelle grandi strutture incomincia con la individuazione di figure strategiche come il RSPP che insieme al dirigente o il responsabile legale devono individuare i rischi, per redigere successivamente un piano di sicurezza per la prevenzione nel caso specifico degli incendi.

Nel piano di prevenzione vanno individuate tutte le figure sensibili che dovranno intervenire in caso di un focolaio d’incendio.
Tutti i responsabili della filiera d’intervento devono sapere cosa fare, come far uscire le persone dall’edifico e devono identificare dove sono i dispositivi per spegnere il focolaio e mitigare gli effetti prima dell’intervento dei vigili del fuoco.

I dispositivi antincendio sono a norma, realizzati secondo le leggi in materia e collocati nei punti di esodo con la giusta segnalazione. Il piano di sicurezza riporta chiaramente chi deve intervenire e utilizzare gli strumenti di pronto intervento, per avere un quadro esaustivo sul tema consigliamo di leggere un articolo sul sito www.eurofireantincendio.com, in maniera tale d’ avere un prospetto chiaro su tutti i recenti dispositivi e prodotti indicati dalle linee guida e con certificazione CEE sulla prevenzione antincendio.

Come spegnere un focolaio d’incendio

ogni struttura deve essere dotata de dispositivi idonei, oggi sono disparati, ma non devono mancare gli estintori sempre revisionati secondo le indicazioni di legge per essere pronti al momento del bisogno.
Gli edifici che ospitano molte persone, come ad esempio un centro commerciale, un ente o una scuola, le strutture hanno l’obbligo di organizzare dei piani di emergenza e con figure sensibili deputate alla gestione dell’evento, con rigide procedure da seguire.

Cosa più complessa è la gestione di un incendio in casa. I vigili del fuoco in questo caso danno dei consigli che tutti dovrebbero conoscere per potersi comportare al meglio per non mettere in pericolo se stessi e gli altri.

Come comportarsi in un incendio tra le mura domestiche

L’incendio è un evento complicato d’affrontare, nonostante i dispositivi di sicurezza antincendio che le normative impongono sia nelle case private che nei luoghi pubblici, il panico e l’emotività possono far giocare brutti scherzi a chiunque debba gestire tale eventualità.

I vigili del fuoco danno delle regole auree da rispettare, indicazioni che dovremmo conoscere tutti, ecco perché la formazione nel caso della prevenzione antincendio, dovrebbe essere strutturale e non solo per i luoghi di lavoro ma anche per gli utenti e le abitazioni private.

I vigili del fuoco suggeriscono di:
– non farsi prendere dal panico;
– d’intervenire solo se si è in grado di gestire la situazione e con una formazione specifica;
– chiudere il vano dove il focolaio è attivo;
– di uscire dall’edificio se è possibile con le chiavi di casa;
– abbandonare la casa senza correre, usando le scale e non usare mai l’ascensore;
– usciti, si deve telefonare ai vigili del fuoco utilizzando il numero 115 oppure i numeri delle forze dell’ordine: 112 e 113;
– durante la telefonata, occorre mantenere la calma per dare tutte le informazioni utili all’operatore.

L’importanza della formazione

In Italia troppo spesso generiamo piani strutturali per la prevenzione di rischi collegati agli incendi sull’onda emotiva dopo casi drammatici, come per il drammatico evento del cinema Statuto a Torino ed è accaduto in altre situazioni analoghe fino ad arrivare alla redazione dalla legge 626 e alla più recente e organico Decreto legislativo n. 81 del 2008.
La formazione è obbligatoria per i dipendenti pubblici e privati, ma non lo è ancora per i cittadini, non bastano le minime esercitazioni a scuola, serve una buona pratica formativa che imponga a tutti dei percorsi formativi in ogni fase della vita.

Per prevenire e spegnere un incendio ci vuole la giusta formazione con l’utilizzo di pratiche certificate e riconosciute da tutti, grazie a costanti e certificati protocolli formativi.

di Carlo Mirandoli

Sono uno scrittore con un blog, il progetto di scrivere un libro e un appetito per tutte le cose creative.

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