Per consentire ai consumatori di godere di prodotti alimentari caratterizzati da un ottimo sapore e da un indispensabile apporto nutrizionale è necessario utilizzare gli additivi alimentari e in particolare i cosiddetti antiossidanti e correttori di acidità. Le loro straordinarie caratteristiche permettono di evitare possibili variazioni del cibo anche dal punto di vista cromatico. Ma quali sono i principali vantaggi nell’utilizzo dei correttori alimentari?
Gli additivi alimentari
Le industrie che operano nel settore alimentare utilizzano alcune sostanze che permettono di preservare del tempo le caratteristiche e il sapore di un prodotto. In particolare, si utilizzano quelli che sono conosciuti in gergo come additivi alimentari. I quantitativi e le caratteristiche di queste sostanze sono definite da alcune normative di legge che stabiliscono determinati livelli entro i quali non è possibile spingersi oltre allo scopo di tutelare la salute.
Nel caso specifico si usano principalmente due tipologie di additivi alimentari conosciute in gergo come correttore di acidità e antiossidanti. Sono utili perché permettono di evitare delle modifiche delle caratteristiche del prodotto dovute al contatto con l’aria con gli alimenti che andrebbero a deteriorarsi come quello che accade nel caso dell’irrancidimento oppure della variazione del colore.
Ci sono diverse aziende che si occupano prevalentemente della distribuzione di additivi alimentari come nel caso di Nutrytex. Dando uno sguardo sul sito www.nutrytex.it è possibile conoscere diverse tipologie di sostanze che vengono adoperate nell’industria alimentare tra cui coloranti, conservanti e dolcificanti.
Le caratteristiche degli antiossidanti e dei correttori di acidità
Le caratteristiche degli additivi alimentari sono importantissime per riuscire a preservare le peculiarità di un prodotto. Se si utilizzano dei coloranti l’obiettivo principale è quello di migliorare l’aspetto estetico mentre gli antiossidanti sono funzionali in quanto contrastano il processo di irrancidimento dei grassi e di imbrunimento sia per quanto riguarda la frutta che per la verdura.
I correttori di acidità sono quindi in grado di modificare l’acidità del prodotto con l’obiettivo di allungare nel tempo la sua conservazione. Dunque, trova largo utilizzo in un’ampia gamma di prodotti che sono a breve scadenza come i formaggi freschi e i vari derivati del latte.
Cosa dicono le normative in materia
Per regolamentare l’utilizzo degli additivi alimentari e dunque degli stessi correttori di acidità e degli antiossidanti sono stati emanate delle normative specifiche. Innanzitutto il Decreto Ministeriale numero 525 pubblicato in Gazzetta il 6 novembre 1992 stabilisce che una sostanza viene riconosciuta come additivo alimentare quando non viene consumata come un semplice alimento e non si utilizza come ingrediente per una preparazione gastronomica.
Spesso si tende a fare confusione in materia e soprattutto a pensare che gli additivi siano in buona sostanza dei coadiuvanti tecnologici oppure dei fitofarmaci. I regolamenti attualmente in vigore stabiliscono anche la cosiddetta dose giornaliera ammissibile che viene indicata sulla confezione e che fa riferimento alla specifica tipologia di additivo.
In questo modo si riesce a mantenere il consumo entro un livello prestabilito con l’obiettivo principale di prevenire eventuali rischi per la salute delle persone.
Per rendere bene l’idea, è fondamentale sapere che più basso iè l valore della dose giornaliera ammissibile e più elevato è il rischio di incappare in un problema di natura tossicologica.
Come avviene in tanti altri settori L’Unione Europea ha deciso di tutelare i vari paesi che ne fanno parte imponendo che gli additivi utilizzati siano sottoposti ad una valutazione da parte del Comitato Scientifico dell’Alimentazione Umana della Commissione Europea. Gli additivi vengono valutati in maniera approfondita e viene quindi deciso di poterli utilizzare nei prodotti alimentari.
In aggiunta è stata stabilita una sorta di tabella con la definizione delle classi di additivi e del relativo utilizzo. Ci sono i coloranti che hanno una sigla prestabilita come gli stessi conservanti antimicrobici, gli antiossidanti acidi, i regolatori di acidità, gli addensanti, gli esaltatori del gusto, i gelificanti e gli stabilizzanti. Facendo riferimento a questo tabella le aziende che adoperano i correttori alimentari sono in grado di offrire al consumatore un prodotto di assoluta qualità che non fa male al corpo.