![]() • la realizzazione di una rete organizzativa in grado di fornire suggerimenti sulle modalità di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti; • la raccolta, elaborazione e comparazione tra dati omogenei provenienti da realtà diverse nel territorio italiano; • la formazione e diffusione di informazioni tra gli operatori del settore; • la diffusione di conoscenze sulle problematiche ambientali, comportamenti di raccolta differenziata e di consumo critico nella popolazione coinvolta (tali da diminuire la produzione di Rup). L’innovazione dell’iniziativa è nella modalità di raccolta differenziata, attuata presso i negozi dove si vendono i beni destinati a diventare rifiuti pericolosi. Le sperimentazioni sono state svolte direttamente dalle aziende di igiene urbana e dai gestori dei negozi, ricercando la collaborazione dei consumatori: ciò ha permesso di evitare che più di 3 tonnellate di Rup venissero gettati negli stessi contenitori dei rifiuti urbani comuni. Il modello operativo del Progetto ZERO/RUP si basa sulla collocazione di appositi contenitori, (chiusi e accessibili soltanto al personale autorizzato), all’interno dei negozi e sulla raccolta “porta a porta”, secondo modalità organizzative scelte autonomamente in ciascuna delle sedi di svolgimento del Progetto. Al momento dell’apertura del contenitore, I’operatore dell’azienda aveva il compito di verificare e documentare la composizione merceologica dei rifiuti raccolti, pesandoli con bilance apposite. I dati così raccolti (sulla quantità e tipologia dei rifiuti) sono stati trascritti su un modello comune a tutte le sperimentazioni e inviati alla sede informatica centrale, che tramite un lettore ottico provvedeva ad immettere i dati su un database elettronico, creato appositamente per il Progetto ed accessibile dal sito Intranet del Progetto. Tutti i dati e le opportune elaborazioni sono state inserite in un sito Intranet, al quale hanno accesso solo i partecipanti al Progetto, mentre le elaborazioni dei totali sono stati pubblicati ed immessi anche nel sito Internet. La fase di sperimentazione della raccolta e stata di tredici mesi, dal 1 luglio 2000 al 31 luglio 2001. Oltre ai dati merceologici e quantitativi, le aziende di igiene urbana che hanno effettuato la raccolta hanno fornito anche i dati relativi agli aspetti gestionali ed economici dei sistemi operativi posti in essere all’interno della sperimentazione. Numerose, differenti e complesse sono state le attività previste e realizzate dal Progetto nei suoi 24 mesi di durata. Rimandando al testo integrale una spiegazione più estesa, sono queste in estrema sintesi le attività realizzate da ZERO/RUP: – Studio e definizione delle procedure di intervento in ciascuna località, unitamente all’avvio della ricerca di nuove forme di recupero e smaltimento dei Rup; – Realizzazione dei modelli organizzativi, specifici per ciascuna area; – Formazione degli operatori: – Iniziative di sensibilizzazione, attraverso la diffusione di materiale divulgativo ed informativo agli abitanti delle città coinvolte; – Realizzazione del sistema unico di rilevazione dati; – Realizzazione del sistema informatico per la lettura ottica dei modelli; – Costituzione di gruppi di lavoro in cui sono state suddivise le aziende partner; – Sperimentazione e monitoraggio sul territorio dei modelli predisposti; – Elaborazioni dei dati cadenzate nel periodo; – Divulgazione frequente dei dati a livello nazionale e internazionale, attraverso il sito Intranet e Internet, il bollettino telematico e la stampa; – Convegno di presentazione e “Lancio” del Progetto; – Convegno di chiusura e presentazione dei risultati ottenuti e delle sperimentazioni realizzate; – Partecipazione ad eventi di rilevanza nazionale; – Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione nelle scuole; – Creazione di una Commissione di Osservatori costituita da Autorità ed aziende di settore; – Stampa e diffusione della ricerca scientifica sui rifiuti urbani pericolosi realizzata dall’Enea; – Stampa e diffusione di un cd-rom riassuntivo dell’iniziativa. |
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